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TurboGrafx 16

Questo sito rende omaggio alla strabiliante console di casa NEC. Qui troverete alcune informazioni sulla console e gran parte delle roms per PC Engine. A causa del limitato spazio a mia disposizione, ho pensato di inserire soltanto le roms piu' importanti e significative.

Argomenti

 

Console

Un po' di storia...

In Giappone, subito dopo l'introduzione del Nintendo Famicom (conosciuto da noi come Nintendo Entertainment System), il gigante dell'elettronica NEC entrò nel mercato dei videogiochi con l'introduzione del suo 'Next Generation System', conosciuto col nome di PC Engine. Provvisto di chip grafico a 16-bit capace di mostrare 256 colori contemporaneamente sullo schermo. Anche se la CPU non era superiore a quella del NES, il suo spettacolare chip grafico unito ai 6 canali stereo, surclassavano il NES. Inoltre, il PC Engine, adottava un nuovo formato sottile di card (HuCards, Turbochips) al posto delle ingombranti cartucce (cartridges). E' stata anche la prima console con opzione CD-ROM, dal quale godersi lunghe colonne sonore e persino il Full Motion Video! Il successo di vendite in Giappone lo rese popolare tanto da oltrepassare il concorrente della Nintendo di un buon margine.

Nel 1989, due anni dopo l'introduzione in Giappone, NEC annunciò piani per portare la console nel resto del mondo, in particolare nel promettente mercato americano. Con una libreria software enorme e consolidata, la strada pareva spianata.

In America, il NES aveva il predominio nel mercato console e, malgrado la continua ricerca da parte del pubblico di nuovi standards tecnologici, il NES veniva spremuto al massimo suscitando continuo interesse con software di un certo livello. Simultaneamente all'introduzione del PC Engine in America (col nome TurboGrafx-16), Sega annunciò l'imminente introduzione del Mega Drive nel mercato USA (Sega Genesis). In Giappone il Mega Drive non riscosse molto successo proprio a causa dell'enorme diffusione del PC Engine, inoltre le suo specifiche non erano all'altezza delle aspettative e la mancanza del modulo CD-ROM opzionale lo rendeva di fatto obsoleto sul nascere. La 'guerra' iniziò proprio durante il natale del 1989.

Entrambe le macchine vendettero bene, grazie soprattutto alle pressanti campagne pubblicitarie. Sega riproponeva il vasto repertorio di classici aggiornati e come cartuccia compresa nella console inserì Altered Beast, mentre il gioco che accompagnava il lancio del TG16 non era di certo spettacolare (Keith Courage in Alpha Zones). Subito dopo il lancio della console, per la delizia dei fan degli RPG, Sega fece uscire Phantasy Star 2 (indiscutibilmente uno dei migliori RPG di tutti i tempi, NDR) mentre il primo RPG per il TG16 usci' a distanza di un anno dal lancio. Un'insieme di circostanze favorirono il successo della console targata Sega, non meno la convinzione della superiorità del Genesis al TG16 (in fin dei conti quest'ultimo era pur sempre un sistema ad 8 bit).

Una serie di circostanze tra cui il ritardo nella traduzione del vasto catalogo giapponese, la mancanza di titoli d'effetto e la scorretta politica di licenza attuata pro Nintendo che non permetteva il porting simultaneo per le due console (Bomberman della Hudson Soft fu' l'unica eccezione) sfavorirono la diffusione del TG16.

Inoltre il decantato drive per CD era carissimo e difficile da trovare fuori dai grandi centri urbani. Malgrado la vasta softeca disponibile su CD in giappone, la traduzione richiedeva tempilunghi, soprattutto per i bellissimi titoli RPG pieni zeppi di dialoghi e sonoro.

Nel 1992, NEC affido' la distribuzione del sistema e del software alla TTI (Turbo Technologies Inc.), una compagnia creata con parte del personale della NEC e della Hudson Soft. Con l'imminente introduzione del lettore CD-ROM della Sega (il Mega CD/Sega CD), TTI ridisegno' il TG16 col CD in'unita' compatta conosciuta col nome di Turbo Duo (chiamata semplicemente Duo in Giappone). La nuova console aveva inoltre un prezzo di lancio più accessibile (sotto i 200$). La guerra sembrava riaperta...

Una serie di agguerrite campagne pubblicitarie non cambiarono le sorti. La galoppante diffusione del SNES unito alla mancanza di titoli corposi su CD decretarono l'insuccesso del Turbo Duo. Alla fine del '93, il supporto per il Turbo Duo era praticamente inesistente. Con il primo sistema a 32-bit alle porte (il 3DO) il Turbo era gia' passato nel dimenticatoio.

 

Giochi

Su internet e' possibile trovare l'intera libreria software disponibile per il TG16 (gran parte dei titoli proprio in questo sito). Per quanto riguarda i titoli in CD-ROM, per il momento su internet non si puo' scaricare niente, questo per l'enorme dimensione dei file pieni di audio digitale, filmati, ecc. Chissa' magari un domani, con l'avvento di nuove tecnologie, le cose potrebbero cambiare...

La libreria di giochi per TG16 contiene molti 'shoot-em-up' per la delizia dei fans del genere, tra questi Blazing Lazers, Super Star Soldier, Parodius, Salamander, R-Type e Soldier Blade sono i migliori esempi. Ci sono anche alcuni ottimi RPG, ma state alla larga se non conoscete il giapponese.

I giochi di guida sono poco comuni e fra questi si salvano Chase HQ, Final Lap Twin e la serie MotoRoader (quest'ultimo non disponibile in questo sito).

Per quanto riguarda le simulazioni sportive, date un'occhiata a Davis Cup Tennis. In questo sito ho escluso la gran parte dei giochi sportivi dato che non sono una peculiarità di questo sistema.

Se volete andare sul sicuro, vi consiglio vivamente di visionare le Screenshot Galleries, dove potete farvi un'idea dei giochi che vi attendono in questo sito.

 

Hardware & Accessori

Nec Super Grafx

La famiglia PC Engine
  • PC Engine
  • PC Engine Core Grafix
  • PC Engine Shuttle
  • PC Engine GT
  • PC Engine Super Grafx

Turbo Express

Il TurboExpress (chiamato in Giappone PC Engine GT), era un TG16 portatile con uno schermo LCD a matrice attiva da 2.6". Compatibile senza adattori con le cartucce del TG16 (le TurboChip cards), era (prima dell'uscita del Sega Nomad) il migliore ed avanzato sistema portatite mai creato (niente a che vedere con il GameGear o l'Atari Lynx). Inoltre il modulo TV Tuner permetteva ai possessori del TurboExpress di funzionare da monitor per un camcorder cosi' come di vedere trasmissioni TV (frequenze VHF e UHF). Ma tutto cio' aveva un costo naturalmente, non di certo alla portata del giocatore medio. Olte a questo il TurboExpress non era privo di difetti. La durata delle batterie era estremamente ridotta (sei batterie alcaline AA duravano tre ore soltanto). Malgrado questo era veramente un piccolo gioiello tecnologico e meritava molta piu' considerazione.

Turbo Duo

Il Turbo Duo era un TurboGrafx-16, un TurboGrafx-CD e la System Card 3 (necessaria appunto per i titoli in formato CD) in un'unica confezione.

 

Controllers

Il TurboPad (a corredo con il TG16) è simile al controller del NES, con la forma più arrotondata. Differiva dal pad standard del PC Engine per la presenza di tre 'turbo switches' che permettevano il 'rapid fire'. Poco ideale era il corto cavo a disposizione (bisognava appoggiare la console sul pavimento o comunque giocare vicino lo schermo TV). Naturalmente uscirono anche dei cavi-prolunga, ma non era comunque una soluzione...

Il TurboStick era un arcade-style joystick per il TG16. Lo stick era piu' piccolo del dovuto ma, nell'insieme, sorprendentemente stabile e comodo da maneggiare. I 'turbo-switches' furono rimpiazzati da slider analogici, molto più precisi nel controllo del fuoco. Il TurboStick era un'ottimo controller, senza l'impaccio del cavo ridotto del TurboPad fornito di serie.

 

Add-Ons

Il TurboTap (più tardi ribattezzato DuoTap) era un adattore che permetteva di giocare contemporaneamente sino a 5 persone (dove supportato). Indispensabile per i giochi multi-player dato che il TG16/PCE avevano soltanto una sola porta per il controller.

Il TurboBooster era invece un add-on che permetteva al TG16 di essere connesso ad uno stereo e ad un televisore dotato di presa S-VHS per grafica e suono migliori.

Il TurboGrafx CD era infine un lettore CD-ROM a velocità 1X per il TG16 capace, con l'inserimento del 'CD System Card' di leggere CD audio e CD+G (CD+Graphics), oltre naturalmente il formato proprietario dei giochi.

 

Le System Cards

La TurboGrafx-CD System Card era inclusa con il TurboGrafx CD-ROM drive (CD System 2.0).

La Super System Card (version 3.0) permetteva al TG16+CD di giocare i nuovi CD per il Duo. La maggiore differenza tra le due system cards era la maggior RAM disponibile che permetteva motion video più fluido e minori accessi al CD. Questo RAM in più era standard nel Turbo Duo che difatti non richiedeva alcuna system card.

Infine resta da citare l'Arcade Card (realizzata soltanto per il PC Engine ed il Duo giapponesi). Questa card, munita del doppio della RAM disponibile con la Super System Card, era stata concepita specificamente per le conversioni dei giochi della SNK per il NeoGeo. Le versioni 'Arcade Card' di Fatal Fury, Art of Fighting e King of Fighters erano apparentemente le più belle versioni 'home' dei giochi NeoGeo (senza includere le versioni della stessa console NeoGeo, naturalmente). L'Arcade Card non è ancora supportata dagli attuali emulatori.

 

Emulatori

Nell'aprile del 1997, circa un decennio dopo l'introduzione del PC Engine in Giappone, e' stato realizzato il primo emulatore del TG16. Realizzato dal francese code-jockey David Michel, la prima versione pubblica di Magic Engine (V0.7) era sorprendentemente fedele e capace di emulare il 90% dei titoli disponibili in HuCard (TurboChip) scaricabili in rete. Malgrado l'emulatore non era gratuito (richiedeva 35$ per registrarsi), divenne ben presto popolare, permettendo agli utenti americani di sperimentare la grande libreria di giochi mai giunti negli scaffali. Con l'arrivo della versione 0.9, David aggiunse il supporto per i giochi in CD, permettendo di visionare giochi di alto livello quali Dracula-X, Exile e molti RPG (difficile é trovare i CD purtroppo). E' proprio grazie al talento di David Michel e Jens Christian Restemeier (autore di VPCE, altro emulatore TG16), il TurboGrafx non sara' mai dimenticato ed i suoi giochi vivranno per sempre.

Se volete scaricare gli emulatori sopra elencati, andate nella pagina dei links.

 

Traduzione parziale dal testo originale di Jonathan J. Burtenshaw (Harry Tuttle). © 1998 Jonathan J. Burtenshaw

Testo Originale: http://www.classicgaming.com/museum/tg16.shtml

Email: Jonathan J. Burtenshaw

Email: UB Productions